E noi parleremo di questa musica, noi entreremoin quella sancta sanctorum della nostra vitaspirituale. Qui, dove si passano le più belle oredel giorno e spesso della notte a ricreare e amartoriare il nostro cervello; qui, dove abbiamocombattute tante battaglie, calmate tante tempeste,carezzate tante illusioni; qui c'è tutta l'operagrandiosa del pensiero umano.
Ma volete sapere perchè i nostri riveriti padrinon dormivano nel leggere quei poemi? Ve lodico subito: non dormivano, perchè non avevanosonno. La sera andavano a letto per tempo, lamattina si levavano col sole, il dopo pranzo facevanoil pisolino, che spesso diventava un pisolone.Data questa grande provvista, potevanosopportare qualsiasi lettura: il sonno non veniva.Noi no, noi si dorme poco. Il giorno e gran partedella notte si passa in moto. Di qua, di là, di sotto,di sopra: non c'è un momento di requie. Chi piùe chi meno siamo tutti dei commessi viaggiatori.Che succede? Il sonno, vedendosi trascurato,come un impertinente creditore, sta sempre allavedetta e quando trova l'occasione propizia si faavanti.
Il giustiziere della notte online free
Peccato che pochi possono gustare questi sublimisaggi di poesia epica o lirica nella lingua[207]ebraica, la quale è la più ridondante di immaginie di tropi, la più florida di vitalità poetiche,per la singolare organizzazione de' suoi verbi,che hanno solamente due tempi indeterminati,quasi oscillanti tra il passato e l'avvenire! Spesso,nel breve giro di un versetto, una sola voce diverbo è l'eco che va morendo nella notte delpassato, è il grido della speranza che guarda ilfuturo.
Siamo amanti della pace, vogliamo la pace,ma intanto abbiamo un Ministero della Guerra,non della pace; scuole di guerra, non di pace!I nostri R. Cantieri non lavorano che per laguerra. A Roma, vi sono in permanenza Commissionie Sottocommissioni, che studiano notte egiorno, e, a basi di calcoli, di esperimenti, mutano,trasformano tutto il materiale da guerra. Ogni annonuovi fucili, nuove cartucce, nuove uniformi, nuovetende, nuove corazze, nuovi tipi di navi e disottomarini. Lo Stato Maggiore sta sempre conl'occhio alla penna. I piani di attacco, di invasione,di difesa sono completati, sissignore, manon possono restare allo statu quo; occorronocontinue modifiche. Debbono essere ritoccati, perfezionati,secondo le circostanze e le esigenzemilitari.
Ecco: quanti poeti nostri non vorrebbero ancheoggi far parte della Real Casa, e vivereall'ombra del Quirinale con un lauto assegno?Rende tanto poco la poesia! Certamente il D'Annunzio,il Pascoli, lo Stecchetti, il Baccellirinunzierebbero a un tale ufficio: vivono benea casa loro, ma tanti altri poeti, che si ostinanoa cantare al deserto tutto il giorno e granparte della notte, l'accetterebbero come unamanna.
Padronissimi, ma faremo fiasco: il nostro ordinedel giorno andrebbe a dormire il sonno deigiusti in qualche archivio, dove dormono tantiordini del giorno, o meglio della notte. Parlarneal nostro Deputato? Che faccia lui alla Cameraun'interpellanza? Si nega? nossignore: i Deputatinon si negano mai. Temo piuttosto chedopo aver promesso non mantenga: è loro abitudine. 2ff7e9595c
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